Un 25 Aprile nel segno di Piero Calamandrei.
Per iniziativa di due associazioni (Associazione culturale “Pepe Mujica” di Arezzo e “Siete liberi il 24 aprile?” del Valdarno), con il patrocinio del Comune di Loro Ciuffenna e dell’ANPI Valdarno, si è svolta, sopra il borgo dell’Anciolina, una originale manifestazione per celebrare la Festa della Liberazione dal nazifascismo. Una cinquantina di persone con una breve ma significativa camminata nel bosco sopra il borgo si sono ritrovate presso i cippi (precedente ripuliti e riportati all’originale dignità dai soci dell’Associazione) dei due partigiani Renato Fabbrini e Giuseppe Ontelli caduti in combattimento in quei luoghi nel luglio del 1944. Con il contributo musicale di Gianpiero Bigazzi, Celso e la Barra Falciante e gli interventi di Romeo Romei dell’ANPI, di Marco Noferi, di Enzo Brogi, di Brunetto Mori, e del sindaco di Loro Ciuffenna si è chiusa questa mattinata. Infatti, come ebbe a scrivere Piero Calamandrei: “Questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità; andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.
A seguire nel “Capanno” dell’Anciolina la sosta conviviale del partigiano.
Brunetto Mori